Ripresa di interesse.
Assistiamo ad una ripresa di interesse sul tema dell’abitazione, almeno a scala continentale. La svolta è dovuta alla coincidenza della crisi economica con le difficoltà provocate dall’abbandono, in molti paesi, dei principali programmi di social housing . A ciò si è aggiunto il progressivo aumento di lavoratori immigrati residenti nei paesi più sviluppati.
La ripresa di una politica organica della casa, o di social housing, appare, in Italia, ancora solo accennata nei piani-casa governativi. La rendono invece urgente le emergenze attuali: le nuove povertà che si affacciano, i lavoratori stranieri di recente immigrazione, le fasce giovanili con impiego precario.
Nuovi programmi.
Lo sviluppo di nuovi programmi a forte componente pubblica rappresenta un’opportunità anche per la ripresa della ricerca legata al tema dell'habitat residenziale.
Dato che il tema delle nuove emergenze rimane finora inesplorato, con le nuove esigenze poste dai giovani lavoratori e dagli immigrati di recente ingresso emerge ampio spazio per la ricerca di soluzioni utili e innovative: dallo studio tipologico, all’utilizzo di sistemi biocompatibili, alla dotazione di servizi accessori, di vicinato e di quartiere.
L'impatto degli insediamenti nei contesti già storicizzati pone inoltre l'esigenza di promuovere nuove metodologie di intervento di tipo relazionale, capaci di stimolare azioni inclusive con percorsi processuali.
Per il tema dell’habitat residenziale è quindi indispensabile l’integrazione di almeno due elementi fondamentali:
- nuove esigenze abitative, rivisitando la residenza come spazio relazionale da adattare ad una nuova generazione di residenti, nell’ottica di una edilizia biosostenibile;
- la dimensione della sostenibilità, nei suoi diversi aspetti tecnologici e comportamentali, estesa ad un contesto tendenzialmente globale.